La maturità è un evento, come i diciotto anni, come la laurea, come il matrimonio.
A prescindere dai voti, dai professori bastardi, dalle tracce della prima prova che provi a farle tutte e poi in preda al panico devi sceglierne per forza una, a prescindere dall'ansia, la maturità è un momento, un secondo, quello in cui ti guardi intorno e ti accorgi di aver oltrepassato la soglia, sei libero.
Ricordo la notte prima degli esami come se fosse ieri.
Carine, come sempre, avevamo assistito all'ennesima litigata dell'amica col fidanzato. L'ansia, fuori al solito pub tutti i maturandi del paese, c'era lo spumante, l'entusiasmo, le aspettative.
In mezzo a quel frastuono di gente, ai bicchieri alzati in aria, alla musica delle macchine, anche le litigate più brutte sfumavano in un abbraccio soffocante e liberatorio: la paura di perdersi, la promessa di esserci, la gioia di condividersi.
......I libri ricoprivano tutta la superficie del letto a due piazze, l'odore di caffè era nauseante, sedute con le mani in testa c'eravamo io ed una delle mie migliori amiche, la sera prima del nostro orale. In un angolino libero del letto c'era lo scatolo con la fritturina più buona del paese, <<Per queste mi offri la colazione domani >> dicevo.
I caffè si sprecavano, le lacrime pure. In preda al panico "ripetevamo" materie mai studiate e ridevamo, ridevamo di gusto tra un pianto isterico e l'altro. Alle 5.30 finalmente a letto, esausta, depressa, stavo per crollare, quando: <<Mi dici latino, non so niente, nemmeno la roba della mia tesina >>. Imprecai, piagnucolai, e iniziai a parlare, Livio..Catone..Cicerone...Agostino....Quintiliano....Seneca...ZZZZZ...
La maturità, è un evento, un attimo di passaggio. Non appena posi la penna, non appena ti rilassi un attimo e metti piede fuori dall'edificio, sei libero. Solo. Un razzo sparato a caso nel mondo.
Godetevi il vostro momento.
In bocca al lupo.
xxx
V.