mercoledì 1 luglio 2015

Luglio, ti stavo aspettando.


Al sicuro.
Quando? Come? E soprattutto, perché?
L'incertezza. Le indecisioni perenni. Le domande esistenziali...Le parole di persone che ti hanno vista mezza volta, e hanno capito più cose di te di quanto abbiano fatto altri, che per anni hanno capito solo come ti chiami, forse.
"Guardati adesso, come sei bella quando ridi".
Portarle addosso queste parole, che se me le avessero dette prima avrei evitato un sacco di errori, e se le avessi dette a me stessa, guardandomi allo specchio avrei capito molto tempo prima, quanto merito...

Come hai fatto ad adagiarti? Come hai fatto a perdere te stessa?
Di fronte alle migliaia di possibilità che esistono di essere felici, di fronte alla bellezza del mondo, di fronte alla possibilità di fare, e prima di tutto, di essere chiunque tu voglia essere.

E questa curiosità di sperimentare. Andare. Non sapere dove, né quando. Andare, muovendosi verso qualcosa. Esplorare, vedere, toccare, amare, annusare..
E le vacanze assurde, i lampi di genio, la gente appena conosciuta,  e Dio mio, quel profumo!!!..
E fare le 4 senza far niente, a ridere su una panchina come avessimo 16 anni, e ricordarsi che la vita è tutta qui, in un mezza pinta o in una intera- che importa?!- in un gruppo strano che ride per niente e spara cazzate a raffica...

Io non ci ho mai creduto quando mi dicevano che a volte alcune cose accadono per far spazio ad altre, migliori.
Ma questo non sapere cosa mi aspetta, quest'instabilità che ha più stabilità e concretezza di un tempo, ora che conto solo su di me e su quello che voglio, mi fanno stare bene, mi fanno credere di potere tutto, adesso. Senza dover aspettare tempi altrui e credere alle favole e aspettare che scenda dal cielo qualcosa che cambi noi e le nostre prospettive... ci sono io a poterle cambiare, adesso. Né domani né tra un mese. Adesso.


Voglio solo vento a scuotermi capelli e pensieri questo luglio, e sempre. E sole. E musica. E mani che non chiedono nulla ma sfiorano piano. E occhi che sanno guardare lontano. Dentro i miei. E pudore, e passione e attimi che bastano a dare un senso alle cose, senza promesse spicciole e parole dette a caso.. Attimi che abbiano un sapore nuovo e  fine a se stesso..che però  ti resta addosso,sulla pelle, nella testa e chissà un po' anche nel cuore....

                                                           
                                                                  V.

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